LA BANDA

di Gianna Beltrami

 

 

 

Il film è la prima opera cinematografica del regista israeliano Eran Kolirin ed ha ottenuto il Prix de la jeunesse al festival di Cannes del 2007.
Racconta una banale storia di contrattempi e di situazioni che una piccola banda  della polizia egiziana si trova a vivere in uno sperduto e desolato paesino israeliano anziché nel centro culturale di un  paese che l’aveva invitata.

Il racconto in tono ironico e malinconico è delizioso,  il vissuto e la relazione tra le persone hanno risalto sull’aridità dell’ambiente. La vita dei vari personaggi  è tratteggiata con semplicità ma risulta efficacemente rappresentata  e  mette in evidenza i tratti del carattere e le vicende passate e i rapporti che esistevano tra gli otto componenti  della banda  e che si rinnovano nella nuova situazione e si integrano nel presente anche con gli abitanti israeliani con i quali vengono in contatto.

Anche gli abitanti del paesino trovano nel confronto con gli ospiti una diversa possibilità di esprimersi. Gli sguardi e gli atteggiamenti delle persone comunicano più e meglio del dialogo che è ridotto all’essenziale: anche gli strumenti musicali e la musica favoriscono la comunicazione.
La storia è assolutamente priva di retorica, una storia umana  semplice e universale che si apre alla convivenza e al rispetto verso gli altri.
Egiziani musulmani e israeliani ebrei s’incontrano in modo spontaneo, un racconto di pace che insegnerebbe molte cose anche a Magdi Allam.

 

 

1-04-08

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